sabato 31 ottobre 2015

Il senso della storia, il senso della mia vita: essere santo

La festa di ogni Santi mette davanti ai nostri occhi il Vangelo delle Beatitudini


Le Beatitudini sono un progetto di vita, buona e riuscita!
Il senso della storia! l'orizzonte in cui interpretare la mia vita! Spesso e volentieri questi assilli potrebbero tormentare l'animo dell'uomo, specie in un tempo come il nostro in cui sembra che non esistano più certezze e tutto sembra fluido.

Davanti a questi tormenti si pone la logica evangelica: Gesù Cristo si fa uomo per farci cogliere il senso autentico della storia.

Qual'è il senso, dunque, della mia vita - della mia sofferenzaa? Per coglierlo ci dobbiamo porre davanti alla consapevolezza che Dio ci ha creati non come suoi sudditi ma come suoi figli. Noi siamo figli di Dio e questo lo conosciamo, senza fraintendimenti grazie alla morte e la resurrezione di Gesù! 

Da quanto detto, comprendiamo, che dal nostro essere figli deriva l'impegno:
  • accogliere in eredità i beni del Padre: vita eterna.
  • ci impegniamo a condividere la sorte di Gesù: morte e resurrezione.
  • avendo ricevuto un dono così grande, la figliolanza divina, ci adoperiamo a trasformare la nostra vita a immagine e somiglianza di quella di Dio: la santità.
Certo noi siamo abituati a pensare al tempo come un occasione da cogliere in fretta e che la vita non è eterna (ciò legittimerebbe il desiderio di fare ciò che mi va e mi piace senza se e senza ma) quello che stiamo dicendo potrebbe sembrare infondato, moralismo antiquato.
La Croce di Gesù Cristo, invece, ci testimonia: l'immenso amore che Dio ha per noi, quanto gli sta a cuore la nostra felicità autentica e il desiderio di farci condividere i suoi doni eterni. 

Essere amati! ecco la consapevolezza da cui occorre partire; morendo sulla croce, Cristo, condivide la nostra vita, si fa solidale con le nostre pene, dimostra la compassione per noi. Ecco lo stile di vita da assumere; ecco la santità.


I santi non sono persone senza peccato, ma uomini e donne che si sono impegnati a vivere come ha vissuto Gesù; non esseri speciali ma dei cristiano normali. Ogni cristiano si deve sentire impegnato a vivere il Vangelo: essere compassionevole, solidali con gli uomini della terra fino al punto di dare la vita!



 

 

domenica 18 ottobre 2015

Dalla parte dei poveri

Oggi 18 ottobre, festa di san Luca e XXIX domenica del tempo ordinario è la giornata missioanria mondiale, istituita dal beato Paolo VI

Il Signore ci visita con la Sua Parola è in questa domenica ci ricorda che essere suoi discepoli, professarci cristiani significa impegnarsi per il Vagnelo.
La nostra fede è un appello esigente quell di  vivere come Gesù accolgiendo la logica della croce e non del potere e fare di noi stessi un dono per gli altri, condvivdendo tutto noi stessi per i fratelli; ecco l'autentico annuncio del Vangelo da cui nessun battezzato può sentirsi escluso.

Ieri sera abbiamo visssuto in parrocchia la festa del ciao con l'inizio dell'Oratorio e dell'ACR oggi mandato dei catechisti e inizio delle attività pastorlai; il Signore accolga l'impegno di tutti i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i catechisti e gli operatori pastorali e renda a feconda la Sua vigna con la Sua Misericordia





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sabato 17 ottobre 2015

venerdì 9 ottobre 2015

Enzo Bianchi 17 marzo 2013 Padre Misericordioso







Se
Dio è Misericordioso, non lo è per i nostri meriti ma per la sua
onnipotenza; si ci dimostra di essere grande offrendoci la Sua Grazia e
la Sua Misericordia....

Per fortuna Dio non la pensa come noi;
la sua mente è più grande della nostra meschinità e mentre noi lottiamo
per il protagonismo, e mentre noi distruggiamo gli altri con la nostra
ipocrisia, Lui conserva un giudizio positivo su di noi.